Angelo Canossi nacque a Brescia il 23 marzo del 1862. Dopo le scuole primarie passò al ginnasio in città e quindi al liceo di Desenzano. Si iscrisse quindi all’istituto superiore di letteratura a Firenze senza però conseguire la laurea. Frequentò a Parigi la celeberrima università della Sorbona (1882) e per circa due anni viaggiò per mezza Europa scrivendo alcuni brillanti servizi giornalistici. Tornato a Brescia nel 1884 vi rimase fino al 1936, anno in cui si trasferì definitivamente a Bovegno.
Tornò a morire a Brescia, dove cessò di vivere il 9 ottobre del 1943. Ora riposa nel cimitero di Bovegno, paese al quale ha voluto legare la sua opera. Dopo il suo ritorno a Brescia dalla Francia nel 1884, fu per alcuni mesi direttore del settimanale bresciano “La Sentinella”. In seguito diede vita ad un periodico umoristico, “Guasco”, un quindicinale che poi divenne quotidiano di informazione. Soltanto nel 1914 comparve in volume la prima raccolta delle sue poesie dialettali, una serie che si andò sempre più infittendo e che lo porterà a partecipare al 1° Congresso Dialettale tenutosi in Milano nel 1925. Per lui fu un successo totale, che però non ebbe un grande seguito, probabilmente a causa della modesta accessibilità al dialetto bresciano. Dall’Ateneo di Brescia ebbe l’incarico di allestire il vocabolario del dialetto bresciano, opera che però non riuscì a concludere.