La pratica dell’alpeggio consiste nel trasferimento durante il periodo estivo di bestiame e del personale che lo accudisce sui pascoli più alti, non praticabili nelle altre stagioni.
Generalmente un alpeggio è dotato di più “stazioni” poste a diverse quote e dotate di ricoveri per gli uomini e talvolta per gli animali nonché di locali per la lavorazione del latte e la conservazione dei latticini. In gran parte del territorio dell’Area Vasta Valgrigna il locale adibito alla stagionatura dei formaggi prende il nome di “Silter”, da cui deriva la denominazione del formaggio nostrano prodotto nella zona, oggetto del recente riconoscimento di D.O.P. .
Gli alpeggi rivestono un ruolo di grande importanza per la montagna alpina in generale e per la nostra in particolare, non solo per gli aspetti economici legati alla produzione di latticini e di carne, ma anche perché hanno creato e mantengono un paesaggio caratteristico, che è un riflesso da tutti apprezzabile della grande varietà vegetazionale ed ecosistemica che la loro presenza ha creato.
L’alpeggio, pur trasformato negli anni recenti da innovazioni che hanno portato maggior decoro, salubrità e tecnologie alle strutture, custodisce infine un grande patrimonio culturale, storico ed etnografico.
Nel territorio dell’Area Vasta sono presenti circa 34 alpeggi, in gran parte di proprietà pubblica, comunale e regionale, per i quali molto si è lavorato nell’ambito dell’accordo di programma, sia in termini di miglioramento delle strutture e dei servizi, sia in termine di valorizzazione della professionalità degli addetti.